prosa
Sabato 12 luglio, ore 21.30
Campsirago Residenza, Colle Brianza
Durata 55 min.
Il monologo ruota intorno alla sensibilità, alla delicatezza emotiva e al pensiero raffinato. È un suono di parole intimo, solitario e appagante. Marcello vive una vita come tante altre ma non può per sua natura essere al passo con gli altri. Vive ad una latitudine emotiva non comune. Prigioniero del suo sguardo limpido ed elegante si scontra inevitabilmente contro il torpore generale e la grossolanità degli esseri umani.
È all’apparenza una storia minuta e fragile, ma che incorpora un portato emotivo ampio e profondo. Marcello è una persona qualsiasi con una caratteristica peculiare: parla ad un volume molto basso. Questa sua delicatezza, questo suo muoversi leggero e in retrovia, ha sempre condizionato la sua esistenza e, dentro di questa, i rapporti umani, lavorativi, famigliari, amorosi, con cui ha avuto a che fare. È consapevole di avere una condizione differente rispetto al mondo che lo circonda, ma non per questo si è mai considerato un poverino, un debole, un triste. Dal flusso monologante di Marcello emergono con maggiore forza, con maggiore robustezza, i personaggi/persone che ha incontrato e che, per contrasto, ne definiscono i contorni emotivi e sentimentali.
Terzo capitolo del progetto triennale de La libertà dei ciottoli ideazione Tommaso Cheli | drammaturgia Tommaso Cheli e Francesca Sarteanesi | regia Francesca Sarteanesi | con Tommaso Bianco | scene e costumi Rebecca Ihle | responsabile tecnico Alex Nesti | supervisione progetto Maurizio Sguotti | produzione Kronoteatro | coproduzione Teatro Nazionale di Genova | con il sostegno di PimOff, Spazio ZUT!, L’arboreto/Teatro Dimora, Teatro Moderno di Agliana, Gli Scarti/Fuori Luogo