Edizione 2017

E ancora una volta il festival, questo giardino che negli anni non abbiamo mai voluto addomesticare, vi offre prime nazionali e cose mai viste, neanche immaginate prima d’ora. Inaudito, sempre curioso. Perché per ciò che è conosciuto c’è sempre tempo.

Michele Losi, direttore artistico

Il tema della XII edizione Il Giardino delle Esperidi Festival, rassegna di teatro, musica, danza, poesia nei borghi e sui sentieri del Monte di Brianza, è stato il viaggio e la migrazione, intesa come spostamento di popoli, culture, energie. Le Esperidi 2017 hanno portato in scena spettacoli inediti e cult di teatro contemporaneo nei luoghi più suggestivi del Monte Brianza con uno sguardo rivolto ai moderni naufraghi, i migranti che in forme diverse ci raccontano della nostra anima più nascosta, fragile, negata.

 

 

Il festival si è aperto con Moby Dick, produzione Pleiadi, spettacolo di parole, suoni, gesti e attese. Un lavoro lirico e ironico che alterna profondità individuale e azione collettiva per parlare di migrazione portando il pubblico a bordo della baleniera Pequod con l’intero equipaggio del romanzo di Melville.

Si è parlato dell’Amleto che è dentro di noi con Hamlet Private di ScarlattineTeatro e Gnab Colletctive, che abbandona il contesto teatrale tradizione e accoglie un singolo spettatore nell’intimità di un luogo altro.

Per la prima volta la Confraternita del Chianti ha messo in scena nella sua interezza il suo progetto più ambizioso e maturo: Il Pentatueco, l’insieme dei primi cinque libri della Bibbia.

Sabato 1 luglio a Palazzo Gambassi sulla scia del pop ha debuttato La notte produzione delleAli, “camminata dondolante da maschi tutti un fascio di nervi”, una ballata in cui cantare la vita. A seguire il concerto Dead Elvis, nello stile più classico degli Elvis impersonators vestito bianco a collo ampio e pantaloni a zampa d’elefante, icona ormai senza tempo.

La compagnia Qui e Ora ha portato domenica 2 luglio il suo spettacolo cult di “teatro e cibo” Saga Salsa per calarsi nel quotidiano delle vite e leggerle attraverso il culto del cibo. Cada Die Teatro è tornata al Giardino delle Esperidi con la prima nazionale del poetico testo  Cielo Nero per raccontare del ritorno da una guerra e la partenza per un’altra, di macerie, di amori, di solitudini e di risate mentre Teatro Periferico ha debuttato con Con me in paradiso.

ScarlattineTeatro in anteprima nazionale con il suo Chiudi gli occhi, progetto che parte dalla necessità di incontrare il binomio luce – oscurità nella sua accezione metaforica vita – morte. Mercoledì 5 luglio Massimiliano Loizzi ha debuttato con il suo Matto 2, esilarante monologo a tredici voci in bilico tra satira e poesia, denuncia e intrattenimento, che partendo dai documenti sui fatti del G8 di Genova indaga cosa stiamo diventando.

Quest’edizione è stata dedicata a due grandi artisti e amici che hanno contribuito a far nascere il festival e che non ci sono più: Joseph Scicluna e Caterina Poggesi.