Persephone La Notte – L’alba si presentò sbracciata e impudica

Une performance unica e creata appositamente per il festival che indaga l’ambiente, i rapporti tra l’uomo e la terra, la trasformazione di luoghi e spazi; un’indagine sulla resilienza umana e quella di tutte le altre specie, in dialogo, in conflitto, a confronto. Per la XXI edizione de Il Giardino delle Esperidi Festival, Persephone si incammina tra i boschi di Campsirago, immergendosi con il pubblico in un’esperienza che dura tutta la notte, attraversando il trascolorare del tempo e del paesaggio. A partire dalla mezzanotte fino all’alba, tre figure che alludono alla triade mitica di Ade, Demetra e Persephone si contendono il discorso sull’uomo e sulla natura, traghettando il pubblico tra visioni mistiche e baccanali, invettive, danze. Il percorso parte dalla fornace divina, il forno comunitario della corte centrale di Campsirago Residenza e a esso ritorna, attraversando i sentieri nel bosco che celano testi, riti, concerti.
Persephone è anche una riserva botanica di tutte quelle parole, belle come fiori, pronunciate da autrici legate al sentimento di emancipazione dell’umanità da legami sociali, economici e culturali soffocanti. Donne che hanno quindi aperto l’orizzonte di una nuova ecologia, tra umano e umano, tra umano e il tutto. E tra loro, per questa notte di evocazioni: Anna Maria Ortese e Amelia Rosselli.