Domenica 3 luglio, ore 11.00
Campsirago Residenza
via San Bernardo 5, Fraz. Campsirago
Colle Brianza
La partecipazione è gratuita

Oliviero Ponte di Pino conduce un incontro sul tema teatro e poesia con Gianluigi Gherzi e Alberto Casiraghy.

Il talk si inserisce nell’ambito di “A cosa serve il teatro?”,  un ciclo di incontri condotti da Oliviero Ponte di Pino tra una personalità significativa in un settore artistico o delle professioni e una o più personalità attive nel mondo del teatro. Un progetto a cura della Associazione Culturale Ateatro con il sostegno del Ministero della Cultura e il contributo di Fondazione Cariplo.

Oliviero Ponte di Pino ha lavorato per oltre trent’anni nell’editoria ed è stato direttore editoriale di Garzanti dal 2001 al 2012. Ha scritto a lungo su giornali e riviste, realizzato trasmissioni radiofoniche e televisive per la RAI. È conduttore della trasmissione Piazza Verdi di Radio RAI 3. Ha ideato festival, curato mostre, progettato iniziative culturali e spettacolari. Insegna Letteratura e filosofia del teatro a Brera e Fondamenti del teatro moderno e contemporaneo allo IULM. Dal 2012 cura il programma di BookCity Milano e nel 2001 ha fondato il sito teatro.it. Tra i suoi libri Il nuovo teatro italiano (1988), Enciclopedia pratica del comico (1996), Chi non legge questo libro è un imbecille (1999, nuova edizione 2014), Il quaderno del Vajont (con Marco Paolini, 1999), I mestieri del libro (2008), Romeo Castellucci e Socìetas Raffaello Sanzio (2013), Le Buone Pratiche del Teatro (con Mimma Gallina, 2014), Comico e politico. Beppe Grillo e la crisi della democrazia (2014).

Alberto Casiraghy è scrittore, aforista, poeta, pensatore, illustratore, nonché fondatore delle edizioni Pulcinoelefante, con le quali realizza dal 1982 piccoli e preziosi libri stampati esclusivamente a caratteri mobili e in pochi esemplari. Nel 1992 Casiraghi conosce la poetessa Alda Merini con la quale negli anni successivi stampa più di mille libretti, molti dei quali da lui stesso illustrati. Come scrittore è noto soprattutto come autore di aforismi, pubblicati in gran parte dalla sua stessa casa editrice. Nel 2009 la provincia di Milano gli ha dedicato un documentario. È uno dei due protagonisti del film documentario di Silvio Soldini uscito nel 2016 Il fiume ha sempre ragione.

Gianluigi Gherzi nel 1989 con lo spettacolo Arbol vince il Premio Scenario e negli anni 1994 e 1998 con gli spettacoli Ari Ari e Muneca vince il premio ETI-Stregatto. Ha collaborato come regista, drammaturgo, attore con numerosi gruppi tra cui Alfieri-Mago Povero di Asti, Teatro dell’Argine, Teatro Stabile di Norimberga, Principio Attivo Teatro, Quelli di Grock, Alma Rosè, Teatro del Buratto, Teatro Franco Parenti e Out Off di Milano. Negli ultimi anni sviluppa un’attività pedagogica rivolta in particolare al tema della drammaturgia, della formazione dell’attore, della scrittura creativa. All’interno della la scuola teatrale Campo Teatrale apre il progetto di pedagogia teatrale sperimentale La bottega dell’attore-autore (2002-2008). Sviluppa in questi anni una costante attività di teatro nel sociale. E’ cofondatore con ITC Teatro di San Lazzaro-Teatro dell’Argine del progetto La scena dell’incontro sul rapporto tra produzione artistica contemporanea e culture migranti. Nel 2011 fonda a Milano Teatro degli Incontri, progetto sul rapporto tra città, comunità e nuove forme d’intervento teatrale.

Come scrittore ha pubblicato, con “Sensibili alle Foglie”, i romanzi Tuani (2003), Pacha della strada (2008) e Atlante della città fragile (2013). Sempre con “Sensibili alle foglie” ha pubblicato insieme con Giuseppe Semeraro il testo poetico A cosa serve la poesia-Canti per la vita quotidiana (2017) che, diventato anche spettacolo, è stato presentato nei teatri e nei festival di tutta Italia. Con “Anima Mundi Edizioni“ ha pubblicato, con la prefazione di Franco Arminio, il testo poetico Ti aspetto nella mia casa a disordinare (2019) e il libro A che pagina è la nostra fortuna (2020) scritto con Cristiano Sormani Valli.