
Tutti gli eventi di sabato 5 luglio sono confermati!
Restano invariati gli orari e le location
Anche con maltempo, tutti gli eventi previsti per la giornata di sabato 5 luglio sono confermati!
Alle ore 21.00 a Campsirago Residenza va in scena La vita resistente di e con Marcela Serli e Andrea Collavino, un rito collettivo, una partitura a due, dove la verità diventa finzione e la finzione verità, una tragicommedia che si crea snodandosi in modo libero davanti al pubblico; un atto performativo di condivisione dove poter far emergere ricordi personali: i riti e le cerimonie sono azioni capaci di far apparire la vita in chiave festosa e magica, mentre la loro scomparsa la dissacra e la profana, rendendola mera sopravvivenza.
Si prosegue alle ore 22.30 con Concerto fetido su quattro zampe di e con Alice e Davide Sinigaglia, produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione. Ispirato a L’animale che dunque sono di Jacques Derrida e all’album Destroy the Enemy dei DSA, la performance si interroga sull’animalità e sul senso della ferocia in relazione all’evoluzione dell’uomo.
A mezzanotte ha inizio Persephone La Notte L’alba si presentò sbracciata e impudica di Phoebe Zeitgest, regia e ideazione di Giuseppe Isgrò. Il progetto performativo riflette sui rapporti tra l’uomo e la terra e sulla resilienza umana e quella di tutte le altre specie, in dialogo, in conflitto, a confronto. Lo spettacolo conduce il pubblico tra i boschi per un’esperienza che attraversa il tempo e il paesaggio. A partire dalla mezzanotte fino all’alba, tre figure che alludono alla triade mitica di Ade, Demetra e Persefone si contendono il discorso sull’uomo e sulla natura, traghettando il pubblico tra visioni mistiche, invettive, danze. Il percorso parte dal forno comunitario della corte di Palazzo Gambassi e a esso ritorna, attraversando sentieri che celano testi, riti, concerti. Persephone è anche una riserva botanica di tutte quelle parole pronunciate da autrici legate al sentimento di emancipazione dell’umanità da legami sociali, economici e culturali soffocanti. Donne che hanno aperto l’orizzonte di una nuova ecologia, come Anna Maria Ortese e Amelia Rosselli.
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