piccola compagnia Palazzo Tavoli
studio
tout public
performance teatro-canto
35 minuti
1 e 2 luglio 2020

LUACHI (primo studio)
viaggio intorno ai canti polivocali contadini calabresi

Nei canti polivocali calabresi di tradizione orale, la musica scandisce il lavoro, scandisce il gioco, scandisce la preghiera, l’amore, la lotta. Abbiamo/abitiamo la sostanza della terra e questo principio porta in sé un valore ecologico profondo, che vorremmo indissolubile, che secondo noi va ripreso, osservato, conosciuto, raccontato, valorizzato. Come vivevano i nostri antenati il rapporto con la terra, la vita quotidiana e il potere? Questo ci sembra degno di essere rappresentato per comprendere.

Come un gesto quotidiano, agìto da persone a noi lontane e ignote, diventa parte del nostro sentire? Quando quel gesto viene ripetuto per generazioni, l’aria e la terra ne custodiscono la geometrie, tracciate su di esse come invisibili mappe. Quando l’azione finisce, gli uomini e le donne che per secoli hanno agìto quelle partiture le lasciano andare, rimane comunque quel gesto dentro di noi e fuori, dappertutto.

Ricostruire una via dei canti tutta nostra, seguendo la melodia di un popolo, quello calabrese, che non conosce il nomadismo se non come scelta necessaria ed estrema e, che nasce e muore circoscritto nel perimetro di un campo di grano, di un uliveto,  del mare antistante il paese, e non si spinge oltre. Il canto, scandito dal gesto, disegna una costellazione sulla terra, nell’aria, nell’acqua, infonde forza, incoraggia alla sopravvivenza, apre il cuore di chi ascolta, attenua il senso di solitudine e abbandono, riconnette, avviando un processo di guarigione.

E attraverso la nostra esperienza, di uomini e donne contemporanei, di ritmi urbani, di tecnologia, si espande in un nuovo respiro. Come il contadino entra in relazione con un trattore? Come un canto di tradizione orale dialoga con un computer, con il digitale? E’ ciò che si chiede la nostra generazione, è ciò che noi artisti ci siamo chiesti durante l’esplorazione sui canti.

Il suono che riempie il gesto e lo rende lieve.

a Paola Scialis. Bellezza infinita.

canto Anna Maria Civico, Alessio Bressi | messa nello spazio Ester Tatangelo | drammaturgia sonora Siavash Namehshiri / Sianur | costumi Merusca Staropoli | cura Stefano Cuzzocrea | produzione piccola compagnia Palazzo Tavoli | patrocinio Circolo Gianni Bosio | progetto di Ex Convento // Risiedi | foto locandina Chiara Mastroianni

Dove
Mulino Tincati, Via La Cà, Fraz. Mondonico, Olgiate Molgora,
1 luglio ore 20:30
2 luglio ore 20:30