Teatro della Contraddizione
adulti
prosa
paradossi del desiderio
2 ore e 30 minuti
Sabato 27 giugno, ore 21.30

Weiss Weiss. L’essere del non essere
Sulla sparizione di Robert Walser.

Jakob: vi è mai capitato di mettere il piede, al buio, sull’ultimo gradino della scala? Sul gradino che non esiste?
“Lo spettacolo è un percorso intorno alla figura di Robert Walser, tra biografia e scritture, sue e di chi l’ha incontrato; la spina dorsale è costituita dallo Jakob von Gunten, mentre le voci del passato prendono spunto dai Bassifondi di Maksim Gorkij.
È il percorso di sparizione di Walser che corre insieme alla mia tentazione all’oblio, un percorso che nasce lontano, dal Castello di Kafka e dagli ostacoli che il protagonista, K, incontra nella sua corsa per cercare di essere con gli altri, allineato con il mondo senza perdere la propria essenza e natura. K diventa così Jakob che a sua volta è Robert Walser. Walser, come K, è un ottimista che continua a fallire nel suo intento, o perdendo se stesso, o rifiutato dal mondo.

Da qui, dopo l’arrivo e la confessione del suo viaggio fallimentare, il protagonista entra nel mondo dell’Istituto Benjamenta, una scuola che addestra servitori, uomini dei bassifondi, con un passato difficile che non erano e non saranno niente nella vita, degli zero, tondi come una palla. Un percorso di formazione che, da una prima fase in cui gli insegnamenti appaiono vuoti e senza senso e l’istituto una menzogna, affaccia Jakob ad una nuova consapevolezza facendogli accettare il proprio stato, lavando via il proprio ego dalle vuote aspirazioni e dalle sovrastrutture.
Questa nuova condizione si compie attraverso l’essere utile, il servire, che ha poco a che fare col lavoro del cameriere ma piuttosto con la ricerca del se stesso intimo, reale. Un percorso tra l’annientamento e il risveglio. Un cambiamento di prospettiva su tutti i valori, una rivalutazione del basso, del piccolo, dell’invisibile ma necessario, dell’essere utili, prima ancora di essere. L’essere del non essere.
Una rivoluzione presente che si confronta con quello che dentro di noi è stato scritto e che abbiamo vissuto nel passato, una rivoluzione in continua tentazione verso i luccicanti segnali del mondo, in tensione verso tutto quello che si manifesta e corre intorno a noi. Difficile rimanere fermi. Il protagonista, e io stesso, nonostante questa consapevolezza siamo inesorabilmente tesi verso desideri di cui sappiamo poco, in cui forse nemmeno ci impegniamo a fondo, perché hanno sì un profumo accattivante che da qualche parte sembra necessario, ma nei momenti di vuoto, in quel sottofondo, se ci si ferma, si può sentire l’odore di qualcosa di estraneo, lo stesso disgusto che si poteva provare annusando un uomo del 700, sporco, ma coperto di cipria e profumi.
C’è da rinchiudersi in un manicomio quando i propri desideri hanno questo odore.
Walser l’ha fatto, per 20 anni, fino alla sparizione definitiva, di sé e della propria scrittura, io ancora non so, non credo di avere tutto quel coraggio.” Marco Maria Linzi

di e diretto da Marco Maria Linzi | con Micaela Brignone, Fabio Brusadin, Silvia Camellini, Simone Carta, Sabrina Faroldi, Arianna Granello, Alessandro Lipari, Marco Mannone, Eugenio Mascagni, Stefano Montani, Magda Zaninetti | video artist Stefano Slocovich | costumi Margherita Platè | aiuto regia e foto Daniela Franco | suoni live Leonardo Gaipa | scene Marco Maria Linzi, Sabrina Faroldi, Fabio Brusadin, Ryan Contratista | foto bdyuri_video
Dove
Parco di Villa D’Adda Sirtori
Piazza Marchesi d’Adda, Olginate
27 giugno ore 21:30
Rassegna stampa

Lo scrittore Robert Walser viene ritrovato cadavere il giorno di Natale del 1956, dopo una passeggiata nella neve. Da 23 anni si era volontariamente rinchiuso nella Clinica psichiatrica cantonale di Herisau decidendo di non scrivere più nulla (a parte i “microgrammi” ritrovati dopo la sua morte) per mettere in pratica il proposito «di scomparire il più discretamente possibile». Alla sua vita e ai suoi scritti (in particolare Jakob von Gunten) rende omaggio il Teatro della Contraddizione con lo spettacolo Weiss Weiss. L’essere del non essere. Sulla sparizione di Robert Walser, scritto e diretto da Marco Maria Linzi con un cast di undici straordinari interpreti, a cominciare dalle sodali di Linzi, fondatrici con lui della Compagnia, Micaela Brignone (potente nei panni del protagonista, una novella Giulietta Masina) e Sabrina Faroldi (in tre diversi ruoli), affiancate da Fabio Brusadin, Silvia Camellini, Simone Carta, Arianna Granello, Alessandro Lipari, Marco Mannone, Eugenio Mascagni, Stefano Montani, Magda Zaninetti. Uno spettacolo bellissimo, una vera esperienza, che come solo il grande teatro sa fare, parla di noi, della nostra inadeguatezza nel mondo e nel tempo in cui viviamo, senza arrogarsi il diritto di dare delle risposte, ma ponendo delle domande.Marì Alberione Duel