Il luogo

Il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone è un’area naturale protetta molto variegata in cui trovare paesaggi naturali incontaminati ma anche zone ad uso agricolo.  Il punto più alto è la collina di Montevecchia, sulla quale si erge il Santuario della Beata Vergine del Carmelo. Il Parco è attraversato dai torrenti Curone e Molgoretta e presenta una ricca varietà di percorsi: terrazze coltivate si alternano a dolci colline erbose, interrotte dal verde intenso del bosco e una stradina sterrata conduce a un piccolo cascinale.

Il crinale della collina di Montevecchia, dove si congiungono i boschi della Valle del Curone e della Valle Santa Croce, rappresenta il “cuore verde” di questo Parco nato per tutelare i valori naturalistici e paesaggistici di questo territorio. Questo Parco presenta, oltre a zone di grande interesse ambientale e naturalistico, anche aspetti culturali di elevato pregio legati alla storia dell’uomo che ha cercato di integrarsi in questo ambiente, lasciando testimonianze di edifici rurali, manufatti, tecniche di coltivazione e utilizzo del territorio, vie di comunicazione e tradizioni popolari. All’interno del Parco sono stati riconosciuti tre habitat di interesse comunitario prioritario: i boschi igrofili, le sorgenti petrificanti e i prati magri.

Il borgo di Montevecchia, sede del Parco, si snoda lungo Largo Gaetana Agnesi, dischiuso fra l’acciottolato e gli sguardi dei palazzi nobiliari che vi si affacciano: dai colori vivaci di palazzo Archinti Vittadini all’elegante villa Agnesi Albertoni con il suo splendido parco abbellito da statue. Pochi viottoli lastricati sfuggono verso il bosco e la campagna dei vigneti mentre una lunga scalinata conduce al punto più alto su cui poggia il Santuario della Beata Vergine del Carmelo, caratterizzata dalla sua scalinata di accesso costituita da 180 gradini.

«Quella delle terrazze di Montevecchia è tra le più belle posizioni della Brianza: uno spalto altissimo, un balcone che si erge, fuori dalle nebbie, e si affaccia dritto a sud; nelle giornate di vento si vede dalla Cisa al Monte Rosa» (Mario Soldati)

per approfondire
Visita il sito del parco