Domenica 13 luglio gran finale della XXI edizione del Giardino delle Esperidi con il lungo percorso performativo Errando per antiche vie, Cap. 1 Il Buddha silente del Monte di Brianza che abbraccerà l’intera giornata fino alla sera.
Errando per antiche vie, Cap. 1 Il Buddha silente del Monte di Brianza, percorso performativo lungo sedici ore che attraverserà sette luoghi tra il borgo di Mondonico e il Monte Barro, passando per la dorsale del Monte di Brianza. Ispirata ai sette chakra del corpo umano, ai loro significati e al loro farsi paesaggio nell’azione performativa, l’azione artistica in cammino inizierà con l’alba per terminare nella notte con la festa di fine festival. La camminata è suddivisa in tappe: il pubblico avrà la possibilità di condividere l’intera la performance o potrà raggiungere i sette luoghi di spettacolo per assistere alle singole performance. Lungo tutto il percorso il monaco giapponese Seigoku proporrà pratiche zen insieme al regista Michele Losi. Il progetto prosegue l’ampio lavoro di ricerca artistica che Campsirago Residenza sta portando avanti negli ultimi anni con la produzione di performance itineranti urbane e in natura. Partecipano a Errando per antiche vie le e i performer di Campsirago Residenza Anna Fascendini, Giulietta De Bernardi, Benedetta Brambilla, Noemi Bresciani, Sofia Bolognini, Sebastiano Sicurezza insieme alla danzatrice e performer Alessandra Cristiani che porta in scena gli spettacoli Opheleia e Matrice – da Ana Mendieta, al musicista e compositore Luca Maria Baldini, alla fisarmonicista Giulia Bertasi e alla coreografa Elisa Sbaragli con la performance Mirada.
Incastonato nel cuore di una delle aree più densamente urbanizzate della Lombardia, il Monte di Brianza ha l’aspetto di un corpo addormentato. Guardando una mappa della Brianza dall’alto, l’immagine è lampante: eccolo lì, il Buddha dormiente, con il capo all’altezza del Barro, il cuore nella conca di Figina e i piedi appoggiati sui prati della Valle del Curone. Un monte erboso, ricoperto di boschi, si colloca in quella che viene comunemente chiamata “la montagna di mezzo”. Un territorio fragile, accerchiato da centri commerciali e strade extraurbane. A rischio idrogeologico e per la maggior parte in stato di abbandono.
Eppure, questo luogo sospeso è straordinariamente ricco di storia, natura e spiritualità.
Lungo tutta la dorsale si snodano sentieri, si incontrano santuari, chiese rupestri e templi, borghi rurali, sorgenti e fontane, collegati tra loro da antiche vie romane e alberi secolari. Una fitta rete di connessioni e significati simbolici che restituiscono il senso profondo del legame tra questo monte e la comunità che lo ha abitato per millenni.
Nella nostra visione, questo è il genius loci, lo spirito dormiente di un intero territorio – di tutta la Brianza. Un divino arcaico che vogliamo evocare attraverso il Capitolo 1 del progetto Errando per Antiche vie: un cammino poetico e performativo che in 16 ore attraversa tutto il monte, percorrendo i 7 chakra che si fanno paesaggio. Il Buddha silente del Monte di Brianza è quindi una performance che connette questi luoghi naturali, vibranti e vivi, a istanti di danza, poesia, musica e teatro.
È un’azione che comprende temporalmente i 4 momenti sincronici della giornata: l’alba, il mezzogiorno e il tramonto, entrando nella notte con la festa di fine festival, che toccherà la mezzanotte.
È una pratica meditativa in cui il cammino si alterna con l’ascolto e la visione di concerti e spettacoli, guidata e condotta dal monaco zen giapponese Seigaku e dal regista Michele Losi, con soste di meditazione dedicate ad ogni chakra. È una nuova mappa del territorio, che emerge dall’attraversamento lento dei suoi luoghi maggiormente carichi di spiritualità ed energia. È un’esperienza che connette tra loro il Monte di Brianza, il parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone e il Monte Barro in un unico, grande attraversamento.
È un grande rito di connessione alla natura e a questo monte sacro.